HD 17156b : SCOPERTO IL TRANSITO ! |
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Attorno ad una stellina di ottava magnitudine della costellazione di Cassiopea e' stato scoperto il transito di un pianeta extrasolare, ed e' la prima volta al mondo che questo tipo di scoperta avviene solo ed esclusivamente con strumentazione amatoriale. E questa scoperta e' in gran parte merito di italiani. Il gruppo di ricerca che ha effettuato questa eccezionale scoperta e' composto da Mauro Barbieri, Roi Alonso, Gregory Laughlin e gli astronomi amatori che hanno condotto le osservazioni : Juan Almenara, Ron Bissinger, Donald Davies, e gli italiani Daniele Gasparri, Ernesto Guido, Claudio Lopresti, Federico Manzini, Giovanni Sostero. Il pianeta e' eccezionale sotto molti punti vista, dei 23 pianeti transitanti noti ad oggi (per i quali sia disponibile un articolo professionale che ne documenti la scoperta, nota 1): 1) e' il primo transito scoperto con strumentazione amatoriale, per il quale la conferma con strumentazione professionale e' stata solo successiva 2) e' quello con periodo orbitale piu' lungo 21.2 giorni contro il massimo precedentemente noto di 5.7 giorni 3) e' quello con l'orbita piu' elongata, con eccentricita' di 0.67 4) e' uno dei piu' difficili da osservare: il lungo periodo orbitale lo rende visibile dallo stesso luogo della Terra solo ogni 3 mesi e la diminuzione di luce associata al transito e' di 6 millesimi di magnitudine (successivamente rimisurato in 5,2 millesimi di magnitudine) 5) il pianeta cambia tipo spettrale durante l'orbita Il consorzio N2K guidato da Debra Fischer, aveva annunciato la scoperta del pianeta nella scorso primavera, ed era stata tentata una prima ricerca del transito che si e' rivelata infruttosa. Nei mesi estivi Gregory Laughlin, l'ideatore di Transitsearch.org, dopo aver simulato molti scenari plausibili per il transito ha ottenuto una buona probabilita' di osservazione tra il 9/10 settembre, ed ha diffuso la notizia attraverso il suo blog. La notizia e' stata raccolta indipendentemente da vari astrofili e anche dalla nostra sezione, la quale si e' subito resa operativa nel rintracciare osservatori italiani disponibili ad effettuare le osservazioni necessarie. Le previsioni meteo non erano ottimali, ed un fronte nuvoloso ha coperto l'Italia provenendo est, mettendo fuori gioco nell'ordine prima Sostero, poi Manzini, Gasparri e non toccando Lopresti. Dopo alcune peripezie informatiche e postali, l'analisi iniziale dei dati di Lopresti ha mostrato la presenza di qualcosa di simile ad un transito, confermata dopo poco anche nei dati di Gasparri. Ma era visibile solo l'inizio del transito, allo stesso momento, ci giungono due notizie, la prima che Bissinger dalla California non ha individuato il transito, la seconda che Almenara dalle Canarie forse lo ha osservato completamente. Nell'eccitazione dettata da questa notizia, comincia allora la vera analisi dei dati compresi quelli degli osservatori non Italiani, e la quale permette di determinare con certezza la presenza del transito nei dati di Almenara, Gasparri e Lopresti. A quel punto mancano solo pochi giorni al nuovo transito del 1 ottobre e si prendono contatti con molti astronomi professionisti Americani poiche' il transito sarebbe stato ben visibile dagli USA e si appronta anche una soluzione amatoriale con un telescopio remoto in New Mexico operato da Sostero e Guido. Le condizioni meteo anche questa volta sono impietose, riescono a distrurbare quasi tutti gli astronomi contattati da una costa all'altra. Con grande delusione anche in New Mexico le nuvole disturbano le riprese e permettono di osservare solo il la parte centrale del transito, eliminando l'ingresso e l'uscita che con la loro forma particolare nella curva di luce avrebbero permesso di confermare immediatamente il transito. Conferma che arriva invece il 3 ottobre da parte di David Charbonneau (lo scopritore del primo transito in assoluto, quello di HD 209458b) e dall'astrofilo Davies. A quel punto manca solo l'invio dell'articolo alla rivista Astronomy & Astrophysics che avviene il 4 ottobre e la prima citazione ufficiale all'articolo che avviene solo 8 giorni dopo.
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L'analisi finale delle curve di luce (nota 2) ottenute durante la notte del 9/10 settembre 2007, ha permesso di fissare la massa ed il raggio del pianeta che sono risultati essere 3.1 volte la massa di Giove, e 1.1 volte il raggio di Giove. Da questi numeri si e' ricavata la densita' media del pianeta pari a 2.6 volte quella dell'acqua. La densita' e' risultata essere cosi' in perfetto accordo con i modelli teorici di pianeti di questa massa, cosa che non avviene per circa il 30% dei pianeti transitanti perche' troppo “espansi” e caratterizzati quindi da densita' molto basse. La scoperta del transito di questo pianeta di cosi' lungo periodo permettera' quindi di capire meglio quali siano i meccanismi che tendono ad espandere i raggi dei “pianeti” di piu' corto periodo orbitale. Una peculiarita' del pianeta e' quella legata alla grande eccentricita' orbitale, al periastro il pianeta riceve 26 volte piu' calore che all'apoastro, facendo variare cosi' la temperatura tra un massimo di circa 1300°C e un minimo di 400°C. Secondo Jonathan Fortney a causa di queste variazioni di temperatura il “tipo spettrale” del pianeta cambia durante l'orbita e condivide questo peculiare comportamento tra i pianeti transitanti solo con HD 147506. E' importante rimarcare che la scoperta di questo transito e' avvenuta solo grazie alla stretta collaborazione tra l'ambito professionale e quello amatoriale. Senza una o l'altra parte questa scoperta non sarebbe mai avvenuta. |
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DOCUMENTI la notizia stampa ufficiale in italiano LINK CORRELATIl'articolo sulla scoperta del transitohttp://arxiv.org/abs/0710.0898l'articolo sulla scoperta del pianeta (Fischer et al. 2007)http://arxiv.org/abs/0704.1191la notizia della scoperta diffusa da Sky&Telescopehttp://www.skyandtelescope.com/news/10574496.htmlNOTEnota 1per la lista ufficiale dei pianeti extrasolari transitanti si vedahttp://obswww.unige.ch/~pont/TRANSITS.htmnota 2per una presentazione del metodo dei transiti e dell'analisi delle curve di luce si vedahttp://www.te.astro.it/infoservizi/attivitadivulg/venere/transiti.html |
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